L’Amministrazione Penitenziaria, anziché premiare i poliziotti in prima linea, promuove quelli negli uffici ministeriali

SAPPE: “L’Amministrazione Penitenziaria finge di non vedere sul sovraffollamento e, anziché premiare i poliziotti in prima linea tra i detenuti, promuove al grado superiore quelli negli uffici ministeriali. Intervenga il Ministro della Giustizia Orlando”

L’Amministrazione Penitenziaria si ostina a tranquillizzare l’opinione pubblica sull’allarme sovraffollamento delle carceri del nostro Paese, ma in realtà smentisce se stessa. I dati sulle presenze in carcere ci dicono infatti che al 31 gennaio scorso erano fisicamente in uno dei 195 penitenziari italiani ben 52.475 detenuti, comunque 3mila in più della capienza regolamentare fissata proprio dal DAP in 49.480 posti (conteggiando tra questi anche sezioni detentive chiuse e in ristrutturazione). E i detenuti presenti fisicamente in carcere a fine gennaio 2016 sono comunque di più di quanti ve ne erano alla fine dello scorso luglio 2015, e cioè 52.144. Come si fa dunque a sostenere che il sovraffollamento “non sussiste”, come dice il DAP?”.

È quello che sostiene Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, commentando un comunicato stampa dell’Amministrazione Penitenziaria.

Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentato il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Solamente in questi ultimi dieci giorni si sono infatti contati l’incendio di una cella e un suicidio sventato dalla Polizia Penitenziaria a Cremona, un agente ferito a Reggio Emilia, un altro poliziotto aggredito a Tolmezzo, un’evasione sventata a Forlì, un detenuto che si è ustionato consapevolmente con olio bollente a Mantova, droga intercettata in tempo nel carcere di Arghillà, un’altra tentata evasione sventata dai poliziotti penitenziari a Secondigliano”, aggiunge il leader nazionale dei Baschi Azzurri. Che sollecita un intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando su un fatto specifico: “Uno scandalo. È intendimento del DAP promuovere al grado superiore per meriti eccezionali (!) alcuni poliziotti penitenziari del Ministero che avrebbero acquisito i dati dalle carceri sugli effetti della nota sentenza Torreggiani. Il DAP, che già tempo fa si rese responsabile di un’altra promozione beffa — venne promosso al grado superiore un archivista del DAP senza alcun compito operativo! —, anziché premiare chi lavora tutti i giorni in prima linea in carcere tra mille difficoltà e grande professionalità, vorrebbe dare la promozione a chi ha solamente raccolto dei dati! Una cosa che lascia senza parole e rispetto alla quale sollecito un intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Le promozioni per meriti straordinari ed eccezionali siano conferite a chi se le merita in carcere per compiti operativi, non a chi compie ordinarie mansioni d’ufficio al Ministero”.

Roma, 10 febbraio 2016

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE +39.335.7744686 –Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – Via Trionfale, 79/a – 00136 Roma – Tel. 06.3975901- Fax 06.39733669 –stampa@sappe.it