Il Governo affida ad Adriano Sofri la riforma penitenziaria italiana

Stati Generali delle carceri, il Governo Renzi affida ad Adriano Sofri, condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio del Commissario di Polizia Luigi Calabresi, la riforma penitenziaria italiana. Le proteste del SAPPE

È Adriano Sofri, il leader di Lotta Continua condannato a 22 anni di carcere (ma da tempo in libertà) quale mandante dell’omicidio del Commissario di Polizia Luigi Calabresi avvenuto a Milano nel 1972, uno degli ‘esperti’ chiamati dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando per riformare il sistema penitenziario italiano.

“Meno male che ci hanno risparmiato Totò Riina, che magari avrebbe potuto parlare di una revisione del regime penitenziario duro del 41bis…”, commenta ironico il Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Donato Capece. Che però si fa subito serio e bolla come “inaccettabile e inammissibile la decisione del Ministro Orlando di nominare Adriano Sofri responsabile di istruzione e cultura negli Stati Generali delle carceri e al quale gli Italiani onesti e con la fedina penale immacolata pagheranno con le loro tasse le trasferte, i pasti ed i gettoni di presenza!”.

“Siamo letteralmente saltati sulle sedie noi della Segreteria Generale del SAPPE quando  abbiamo letto il decreto con cui il Ministro Guardasigilli ha insediato gli esperti per dare esecuzione agli annunciati Stati Generali sull’esecuzione penale”. “Insieme a giuristi e magistrati qualificati” denuncia infatti Capece “non mancano gli ex parlamentari evidentemente da ricollocare. Spicca — clamorosa ed inspiegabile — l’assenza di poliziotti penitenziari tra i coordinatori dei gruppi di lavoro, i professionisti della sicurezza nelle carceri, che ogni giorno hanno a che fare direttamente con le criticità del carcere nella prima linea delle sezioni detentive”.

E la presenza di Sofri tra gli ‘esperti’ è, per il SAPPE, fatto assai grave: “È inammissibile, inaccettabile, intollerabile ed insopportabile che Adriano Sofri, condannato e quindi ritenuto colpevole di essere stato il mandante morale dell’omicidio di un Commissario di Polizia, sieda ad un tavolo istituzionale per la riforma dell’esecuzione penale, pagato per questo incarico con i soldi dei contribuenti onesti. È come far sedere Totò Riina al tavolo di revisione del 41 bis!!!!!”.

Il Segretario Generale del SAPPE, Capece, auspica “che il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenga su quella che è una scelta del Ministro della Giustizia inopportuna e inadatta”.

Roma, 23 giugno 2015

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE +39.335.7744686

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